Quattro secoli di musica in villa

Quattro secoli di musica in Villa

Arte e musica in un luogo senza tempo

ore 7.00 | Concerto all’alba (Ensemble La Pifaresca)
ore 10.00 | Inaugurazione della mostra: Gli strumenti musicali nella storia
ore 11.00 | Caffè Concerto (Ensemble Aurora delle Muse)
ore 17.00 | Concerto aperitivo (Duo Vaterl-Blasina)

LINK DI APPROFONDIMENTO:

Un’intera giornata per vivere la musica come un viaggio nel tempo: è questo lo spirito di Quattro secoli di musica in Villa, un evento immersivo nella splendida cornice di Villa Varda, a Brugnera. Tre concerti speciali e l’inaugurazione della mostra realizzata dagli ospiti delle cooperative sociali Il Giglio, Airone e OSF.

Si comincia all’alba, nel suggestivo prato della villa, con l’Ensemble La Pifaresca: cornetti e tromboni daranno la sveglia rievocando l’antica tradizione dei “pifferi”, i musici che nel Rinascimento scandivano le ore nelle città di tutta Europa.

Dopo l’inaugurazione della mostra (ore 10.00), tutti al Canevon: spazio alla musica barocca con l’Ensemble Aurora delle Muse, in un concerto che ci porta direttamente nell’Italia del Settecento, dove ascoltare musica era un pretesto per incontrarsi, chiacchierare e sorseggiare un buon caffè!

Il pomeriggio si chiude con un tuffo nel Romanticismo europeo: Irina Vaterl e Valentino Blasina eseguono un raffinato programma di canzoni ottocentesche, prima di salutarci con una bevanda rinfrescante.

Domenica 7 settembre 2025 ore 7.00
Prato antico di Villa Varda – Brugnera (PN)


Al suon de’ piffari
Musica all’alba nell’Europa del Rinascimento
La Pifarescha


Marco Ferrari, flauti, bombarda, cornamuse
Mauro Morini, tromboni, tromba diritta, tromba da tirarsi
Fabio Tricomi, percussioni, flauto e tamburo, viella, zampogna a paro
Stefano Vezzani, cialamello, bombarda, flauti, flauto e tamburo


PROGRAMMA:

Thoinot Arbeau (1519-1595)
Belle qui tiens ma vie (da Orchésographie – 1589)

Anonimo (XVI sec.)
La Gasquona (da Ms. Uppsala U76a)

Anonimo (XVI sec.)
Saltarello del Re (da Intabolatura Nova – A.Gardane, 1551)

Tylman Susato (1500-1561)
Entreé du Fol (da Danserye – 1551)

Anonimo (XVII secolo)
Ungaricum (da Ms. Appony Codex – XVIII sec.)

Giorgio Mainerio (1535 c.a.-1582)
Tedesca (da Il Primo Libro dei Balli, 1578)

Anonimo (XVII secolo)
Ballo Ongaro (da Codex Cajoni)

Anonimo (XVII secolo)
Olach Tanz (da Codex Cajoni)

Giorgio Mainerio
Schiarazule Marazule (da Il Primo Libro dei Balli, 1578)

Pierre Attaignant (1494 – 1551)
Basse Dance et Tourdion (da Neuf basses dances … en musique a quatre parties, 1530)

Anonimo (XV sec)
Chvala tobie, gospo dynie (da Ms. Kor 801)

Anonimo(XV sec)
Hez Molinet

Moritz, Landgrave of Hesse-Kassel (1572-1632)
Pastorella

Jean-Baptiste Besard (1567-1625)
Bransle de Champagne

Giorgio Mainerio
La Putta nera (da Il Primo Libro dei Balli, 1578 )

Domenica 7 settembre 2025 ore 10.00
Aranciera di Villa Varda – Brugnera PN


Inaugurazione della mostra
Gli strumenti musicali nella storia


Realizzata dalle Cooperative sociali
Il Giglio, Acli, Airone Fondazione OSF


Diplomatosi brillantemente in Pianoforte e in Organo e Composizione organistica, ha in seguito conseguito col massimo dei voti e la lode la laurea di I° livello in Composizione corale e Direzione di coro. Iniziata la sua attività concertistica nei ruoli di pianista ed organista, si è in seguito dedicato principalmente alla composizione e alla direzione di coro.

Ha partecipato a registrazioni discografiche, televisive e radiofoniche; è stato più volte premiato in concorsi nazionali ed internazionali, sia  come compositore che come direttore, soprattutto, ma non solo, alla guida dell’Ensemble InContrà. Ha scritto musica corale, vocale e strumentale pubblicata da diverse case editrici italiane ed estere, incisa in cd e dvd, trasmessa da emittenti radiofoniche e televisive, frequentemente eseguita anche da prestigiosi gruppi corali e in importanti concorsi e festival in Italia e all’estero.

Dal 2017 è Direttore della Cappella Civica di Trieste (1538), storica istituzione musicale (fondata nel 1538) della Cattedrale di San Giusto presso la quale aveva già ricoperto il ruolo di organista (dal 2008 al 2014) e quello di direttore pro tempore (dal 2014 al 2017). E’ stato invitato più volte a far parte di giurie di concorsi nazionali ed internazionali, sia di esecuzione corale che di composizione.

L’Ensemble InContrà nasce nel 2013 ed è diretto dal M. Roberto Brisotto. Svolge una viva attività concertistica. Partecipa a concorsi nazionali e festival internazionali con repertorio prevalentemente sacro, privilegiando il repertorio antico ma, sempre di più, cercando di valorizzare nuove opere di compositori italiani contemporanei. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, come il Gran Premio di Corovivo (2015 e 2023) e il 2° premio al concorso di Vittorio Veneto (2018 e 2024). Nel 2021 ha vinto il 1° premio nella categoria Ensemble Vocali ed il Gran Premio Guido d’Arezzo al 38° Concorso Polifonico Nazionale Guido d’Arezzo. Nel 2021 ha pubblicato il CD intitolato “ Sicut Incensum”. Nel 2023 ha ottenuto i seguenti riconoscimenti: 2° Premio ex-aequo nella categoria voci miste al Concorso Nazionale Città di Fermo e il 1° Premio nella categoria voci miste al Concorso Nazionale Corale Polifonico del Lago Maggiore.

Dove:
Villavarda, Brugnera- PN
Quando:
Domenica 7 settembre 2025, dalle ore 7.00

BIGLIETTI
INTERO 10 € – RIDOTTO 8 €*
*Riduzioni per giovani fino ai 18 anni, adulti oltre i 65 anni e Soci Associazione Culturale Altoliventina APS

Posto non assegnato
Botteghino all’ingresso


Con il sostegno di:
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
IO SONO FVG
Comune di Roveredo in Piano
Fondazione Friuli
BCC Pordenonese e Monsile

In collaborazione con:

IL TERRITORIO – PRATA DI PORDENONE

Chiesa di Santa Lucia
La chiesa parrocchiale di Prata, facente parte della diocesi di Concordia-Pordenone, è un edificio costruito, o meglio ampliato, nel 1772, con facciata di tipo neoclassico scandita da quattro semicolonne con capitello ionico. All’interno, nell’altar maggiore, due statue dello scultore veneziano Bartolomeo Modolo, raffiguranti i Santi Lucia e Giacomo (1748), una pala con San Carlo, Sant’Antonio Abate e San Floriano (1630) di Gasparo Narvesa e una bella pala d’altare (Madonna del Rosario tra San Domenico e Santa Rosa) di Jacopo Amigoni (1682-1752), pittore napoletano che, venuto giovane a Venezia, fu con Sebastiano Ricci e Gian Domenico Pellegrini tra i protagonisti del Rococò: in questo dipinto del 1740, si evidenzia il suo fraseggiare largo e aperto, l’indeterminatezza dei contorni e la vaporosità del colore. La chiesa fu consacrata l’11 ottobre 1877 dal vescovo Andrea Casasola.

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
La chiesa parrocchiale di Ghirano, dedicata ai Santi Pietro e Paolo e compresa nella diocesi di Vittorio Veneto, fu edificata tra il 1797 ed il 1846.

Tempio di San Giovanni dei Cavalieri
Importante costruzione sul piano storico l’antico tempio di San Giovanni dei Cavalieri, risalente al XIV secolo, contiene preziose testimonianze della scultura gotica in Friuli, quali i sigilli tombali, trecenteschi con la raffigurazione dei presbiteri Giacomo da Prata (1330) e Bonaccorso (1337), l’arca di Pileo da Prata (1325) e soprattutto quelle di Nicolò da Prata e Caterina di Castrucco (1344) arricchita dalle figure in bassorilievo della Madonna con Bambino e dei Santi Francesco e Giovanni Battista, e considerata opera di un collaboratore dello scultore veneto Andriolo de Santi.

Chiesa dei Santi Simone e Giuda
Il campanile della chiesetta dei Santi Simone e Giuda
La chiesa dei Santi Simone e Giuda, ricordata nel testamento di Guecello II di Prata il 7 agosto 1262, conserva nell’abside memoria della decorazione rinascimentale: affreschi con i dottori della Chiesa nelle vele delle volte ed una Crocifissione nella parete di fondo, e poi il Sacrificio di Caino e Abele e l’Annunciazione nell’arco trionfale e Sante nel sottarco attribuibili al pittore Pietro Gorizio e databili al 1498. Ancora a Prata, in un capitello stradale di fronte a Palazzo Brunetta, l’opera d’arte forse più bella del paese, una Madonna con Bambino dipinta da Gianfrancesco da Tolmezzo intorno al 1500: purissimo l’ovale della Madonna, gradevole l’insistenza grafica, dolcissimo il sentimento che anima i personaggi.

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